La Pizza alla scarola di Soul Food è una prelibatezza super confortevole che accontenterà le vostre papille gustative. Un tipico piatto di origini napoletane che rende l’incontro della scarola, con l’uvetta e le alici un tripudio di sapori che si sposano benissimo e che regalano gioia ad ogni morso. Una versione da noi rivisitata, facile, leggera e light.
Ingredienti:
- Per la pasta:
- 600 g di manitoba
- 150 ml di acqua tiepida
- 100 ml di latte vegetale di soia
- 170 g di lievito madre solido (oppure 7 g di lievito di birra secco)
- 130 ml di olio evo
- 12 g di sale
- Per il ripieno:
- 2 cespi di Scarola
- 20 g di Pinoli
- 10 g di uvetta sultanina
- 4 alici
- 1 spicchio d’aglio
- Sale e pepe qb
- 1 cucchiaino di olio evo
Procedimento:
Iniziamo a preparare l’impasto per la pasta che dovrà riposare e lievitare per almeno 4 ore.
In una ciotola o in una impastatrice sciogliere il lievito nell’acqua tiepida. Successivamente aggiungere il sale e la farina amalgamando il composto. Mano a mano incorporare anche l’olio evo nell’impasto. Continuare ad impastare per almeno una decina di minuti, fino a completa incordatura dell’impasto.
Lasciare lievitare l’impasto per almeno 4 ore a temperatura ambiente in un contenitore coperto.
Nel frattempo preparare il ripieno della pizza pulendo la scarola e mettendo a bagno l’uvetta. Una volta lavata la scarola, asciugarla e farla a tocchetti. In una pentola mettere un filo d’olio con uno spicchio d’aglio, privato dell’anima. Aggiungere le alici, la scarola tagliuzzata e i pinoli. Cuocere per 5/6 minuti. Mettere da parte il ripieno e far raffreddare.
Passato il tempo della lievitazione, prendere l’impasto e dividerlo in due parti uguali. Ungere una teglia tonda e mettere sulla base una delle due parti d’impasto bucherellandolo con una forchetta. Sulla base aggiungere la scarola ripassata in padella, facendo attenzione a scolarla il più possibile dall’acqua di vegetazione. Prendere l’altra parte d’impasto e tirarlo con il matterello. Chiudere la pizza e infornarla in forno già caldo a 180° per almeno mezz’ora o comunque fino a completa doratura.